Ora, è vero che lo stratwarming ci ha "regalato" il buran di fine febbraio movimentando non di poco un inverno mite e scialbo, ma domandiamoci: esso a livello globale è un fatto positivo o negativo? Lo stratwarming ha provocato anomalie positive incredibili al Polo che hanno fatto arretrare la banchisa artica notevolmente: settimana prossima verrà rilevata una massima estensione (si misura a marzo) che rischia di essere la più "minima" di sempre. Lo stratwarming ha quindi impedito quelle nevicate fondamentali per l'artico. Non solo, vista la naturale fusione estiva e continuando le impennate dell'alta azzorriana verso le alte latitudini, a settembre potremmo registrare un minimo storico, forse a livelli del 2007 se non peggio, perché si parte già da una riduzione notevole. Quindi questo stratwarming è anche in un certo senso una sciagura meteo?
Per rispondere alla domanda: direi proprio di no.
Non vi è, in generale, nessuna correlazione fra estensione massima marzolina bassa e estensione minima settembrina bassa. Ad esempio, nel 2012, a fronte di un'estensione "buona" di 15.294 milioni di km^2 il 20 marzo (all'interno del range interquartile e vicino al valore medio 81-2010), si è raggiunto un picco minimo storico di 3.387 milioni di km^2 il 17 settembre.
Ad ieri, 14 marzo 2018, siamo a 14.386 milioni. In annate similari come "massimi", vedi i vari 2017,2016, 2015, si è raggiunto al più un minimo di 4.139 milioni nel 2016. Certamente anch'esso notevole, ma pur sempre parecchio sopra rispetto al pessimo 2012.
Invece, guardando ad un'annata recente con SW(2013), si è raggiunto un massimo simile al 2012, per poi raggiungere un minimo poco sopra i 5.000 milioni. Per cui, al fine di valutare (prevedere) un eventuale minimo, direi che certamente non basta l'input di un SW, bensì bisognerebbe valutare tante altre condizioni al contorno, mi verrebbe da pensare in primis a variabilità meteorologica in loco, certamente correlata a indici teleconnettivi quali AO, NAO, etc. e poi anche a forzanti esterne (Sole). Senza dimenticare l'apporto antropico, sul quale tuttavia ancora oggi vi sono studi per capire e quantificare la reale influenza
http://nsidc.org/arcticseaicenews/charctic-interactive-sea-ice-graph/